L’edifico, sito in piazza Margherita n. 3, oggi ospita il Centro Studi Marco e Rosa Speciale. L’intento dei donatori è di produrre uno spazio pubblico con sala lettura, sala conferenza, sala multimediale, e una biblioteca, per l’incontro, il confronto e la promozione sociale e culturale della comunità giovanile di Castelbuono.
Le congregazioni castelbuonesi nascono dall'esigenza
cristiana di aggregazione e di unione. Se è vero che le prime nacquero in età medievale-rinascimentale come corporazioni
è tuttavia indiscusso che la loro nascita, scioglimento, rinascita o cambio di nome è un filo rosso che collega il nostro secolo a quei
tempi andati. così congregazioni estinte hanno lasciato il posto a nuove,
congregazioni latenti si sono ricostituite ed altre attive hanno avuto sorte inversa. La storia delle confraternite locali è una vena importantissima della storia del paese.
Dai congregati dipendevano feste e riti, manifestazioni e devozioni
e ancora costruzioni di edifici più o meno importanti, lasciti e donazioni.
Sono diciassette, e, al completo, come generalmente sono in questa occasione, raggiungono un totale di circa duemila confrati.
La loro posizione nella processione è stabilita dall'anzianità di costituzione - le piú giovani davanti - o da altre ragioni particolari (rifondazioni, scissioni, ecc.).
Come si sa le Congregazioni sono associazioni laicali, regolati dal diritto canonico,
la cui origine risale al Medioevo, che avevano compiti di formazione religiosa ma anche di solidarietà e reciproca
assistenza, economica e sanitaria, fra i confratelli. Si dividono in Confraternite e Compagnie (la cui
approvazione è riservata alla S. Sede) e in Congregazioni propriamente dette (di diritto diocesano).
Nonostante i loro compiti si siano notevolmente ridotti, a Castelbuono ne sono
attive ben diciotto maschili (13 femminili) i cui confratelli sono legati,
oltre che dalla comune fede, dalla sepoltura comune,
e da alcuni obblighi, come quelli dell'accompagnamento funebre, della partecipazione alle
processioni del Corpus Domini e di Sant'Anna (obbligatorie per tutti, tranne motivi giustificati, sotto pena di multa),
a quella del SS. Crocifisso (una rappresentanza), alle cerimonie della propria festa religiosa,
al precetto pasquale, alle Quarantore (una rappresentanza).
L'ammissione di nuovi confratelli è
sottoposta a particolari formalità e al possesso di precisi
requisiti, e la cerimonia di «entrata» è assai suggestiva e significativa.
Una volta erano espressioni di categorie sociali (artigiani, contadini, pastori, «civili», ecc.),
adesso sono piú aperte e meno caratterizzate.
Fino a circa trent'anni fa, la Compagnia del
SS. Rosario e del SS. Sacramento portavano ancora le cappe medioevali con il cappuccio sul volto.
(per maggiori informazioni si veda il volume inedito di Antonio Mogavero Fina: «Origini delle Confraternite di Castelbuono»).
Rappresentanze Confraternite con la reliquia di San Felicia da Nicosia
L’edifico, sito in piazza Margherita n. 3, oggi ospita il Centro Studi Marco e Rosa Speciale. L’intento dei donatori è di produrre uno spazio pubblico con sala lettura, sala conferenza, sala multimediale, e una biblioteca, per l’incontro, il confronto e la promozione sociale e culturale della comunità giovanile di Castelbuono.
Libera tu, Libera io, Libere tutte e quindi Liberate, ma anche un invito: Libera te da ogni coercizione, materiale, psicologica, culturale. Libere di sognare, di desiderare, di sbagliare, di fuggire e di ritornare, libere come ciascuna vuole. Qualunque sia il tempo e la fatica che......
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