La storia
La realizzazione del Palazzo Failla risale al XVIII secolo, mentre la storia propria del giardino e in parte dell’immobile stesso tocca i secoli precedenti. La sua nascita è strettamente legata alla costruzione del convento di San Francesco. Difatti tale convento, sorto nel secolo XIV, fu subito dotato dai Ventimiglia di orti e giardini adiacenti. L’esistenza del giardino è documentata quindi dal secolo XIV, chiamato Belvedere o Pulcrum Videre. Secondo una consuetudine medievale, per la quale il convento è anche residenza del Re o del feudatario, anche nel caso del giardino del Belvedere di Castelbuono esiste una contiguità fra residenza feudale e convento. Nel cinquecento quest’area verde con l’annessa residenza, costituiva per la famiglia feudale dei Ventimiglia una piacevole alternativa all’austero castello feudale. Gli stessi per un breve periodo storico abbandonarono l’area castellana per trasferirsi in questa residenza privata. Alla residenza ed al giardino s’affiancava nel secolo XVII un vasto cortile detto Belvedere che era ricavato nel sito di un giardino del convento chiamato il giardino d’arreri la tribona, cioé dietro l’abside della chiesa. Nella prima metà del ‘600 si effettuarono lavori di rifacimento ed ammodernamento nel giardino del Belvedere con l’introduzione dell’acqua zampillante in alcune fontane e scorrente da una gebbia all’altra sfruttando l’impianto terrazzato. Nel XVIII secolo l’edificio sarà acquisito da una delle famiglie baronali più prestigiose all’interno della comunità castelbuonese e trasformato in una residenza privata.